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Fr. Francesco Di Pede partecipa al XXIII Religion Today Film Festival

“Vivo. E vivendo imparo. E imparando vivo”. Dopo la magnifica cornice della 76ma Mostra del Cinema di Venezia e il Rome Independent Film Festival, le parole di fr. Sidival Fila, nell’omonimo documentario diretto dal confratello fr. Francesco Di Pede, hanno impressionato anche la sala cinematografica di Trento durante il Religion Today Film Festival, al quale il regista ha preso parte in concorso.


Venerdi 25 settembre, giorno della proiezione, fr. Francesco era presente all’evento e si è lasciato coinvolgere dalle domande curiose del pubblico che ha visto in fr. Sidival un frate artista, convinto sostenitore del pragmatismo francescano, una persona credibile, un appassionato della vita in equilibrio e in dialogo con il mondo della cultura.

Fr. Francesco ci tiene a precisare che il titolo corretto è “Sidival fila” cioè con l’iniziale del cognome in minuscolo. Un caso di nomen omen, potremmo dire, dato che nell’identità di fr. Sidival c’è tutta la sua arte fatta di tessuti cuciti insieme, tesi, giustapposti, filati appunto, in un tipico ritmo che segna il tempo del documentario con i suoi ricordi del Brasile visto da un bimbo, le sue idee sull’arte e le prospettive relazionali che - dice - essere essenziali per la sua umanità.


Un patchwork spirituale, il suo lavoro, che simboleggia dunque il desiderio di unità, di pace, proprio come è nelle corde del Festival trentino che da 23 anni punta tutto sul “viaggio nelle differenze”, anche grazie all’intuizione di Lia Giovanazzi Beltrami, regista documentarista fondatrice del Premio, particolarmente impegnata nella cooperazione internazionale e nel dialogo interreligioso.

“Religion Today è nato nel 1997 come primo festival internazionale e itinerante di cinema delle religioni per una cultura della pace e del dialogo tra persone, popoli, fedi e culture”, così si legge nel sito del Festival che ha scelto il documentario di fr. Francesco non solo per il messaggio di pace nascosto tra le pieghe del lavoro certosino di fr. Sidival ma anche per il valore ecologico dell’opera dell’artista brasiliano che sceglie di utilizzare materiali di scarto a cui dare una nuova vita, un riscatto spirituale.

Un’opera di concordia che sembra essere ben raccontata dai primi piani scelti dal regista, dalle considerazioni appassionate del protagonista, dal montaggio vivido e da un corredo simbolico che fa di “Sidival fila” una storia di vita che parla al cuore e interroga la passione di ciascuno.

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