“Il virtuale è reale” don Alberto Ravagnani incontra i Frati Minori di Abruzzo-Lazio
Ha 27 anni, un ciuffo bene in vista e indossa sempre il clergyman. Don Alberto Ravagnani, giovane prete della diocesi di Milano, è ormai diventato un famoso youtuber da quando, durante lo scorso lockdown, ha pensato bene di trovare valide alternative per raggiungere i suoi ragazzi dell’oratorio.
“L’audiovisivo sembrava l’alternativa più opportuna, anche se non ci capivo un granché. Qualcuno mi ha convinto che poteva andare e poi, passo passo, mi hanno seguito moltissimi giovani in tutta Italia” è quello che il 22 dicembre il "Don" ha detto ai Frati minori del gruppo “Under 5” della nostra Provincia. Si tratta dei giovani Frati che hanno emesso la Professione solenne entro i precedenti cinque anni. Fr. Paolo Maiello, loro responsabile, ha pensato bene di animare gli incontri di formazione invitando “testimoni” cristiani immersi a vario titolo nella nostra società. Martedì era il primo incontro da remoto, appunto con don Alberto, erano presenti anche altri Frati che si occupano di evangelizzazione e il Ministro provinciale fr. Massimo Fusarelli.
Dopo la testimonianza sono fioccate le domande a cui don Alberto ha risposto in un clima di bella autenticità senza nascondere la passione per l’annuncio attraverso i nuovi mezzi di comunicazione. Ha raccontato anche della crescita della sua “immagine mediatica” e come questa gli abbia permesso di avvicinare personaggi famosi molto amati dai giovani, anzi, ha permesso a loro di avvicinare un prete che altrimenti non avrebbero mai pensato di incontrare. La sua matura e responsabile consapevolezza del mezzo audiovisivo con cui parla con semplicità ai giovani dei temi più disparati che riguardano la vita di fede si realizza in un annuncio potente perché, pur restando fedele ai valori evangelici e ecclesiali, riesce a trasmetterlo con un linguaggio destrutturato e accessibile anche ai più “lontani”.
Clicca per accedere al Canale YT di don Alberto:
“Il web è il sesto continente da evangelizzare” dice don Alberto con uno spirito appassionato che ti viene voglia di ascoltarlo per ore “l’importante è comunicare restando sé stessi; l’autenticità è tutto sul web, come nella vita reale. Esistono tanti pregiudizi sulla Rete, si pensa che spesso faciliti un certo nascondimento e in parte è vero, ma siamo sicuri che è più facile fingere on-line che di presenza?”.
Il mondo giovanile, spesso fragile e frammentato, oggi sembra essere l’interlocutore più difficile da raggiungere su un piano di evangelizzazione. Eppure la testimonianza sincera di don Alberto insegna che la Chiesa può e deve fare un passo oltre verso di loro per ascoltarli nel loro ambiente, educarli alla vita e condividere relazioni di crescita belle e positive anche nel mondo mediatico dove spesso vivono. Comunicare il Vangelo sulla Rete perché il messaggio liberante di Cristo li raggiunga, li porti a fioritura e tutti noi comprendiamo che ciò che è digitale ha a che fare con la vita più di quanto pensiamo, che il web è un luogo privilegiato per l’evangelizzazione, che quindi il virtuale è squisitamente reale.
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