La Tirreno-Adriatico fa tappa a Greccio
Giovedì 9 marzo, ieri, il cielo era coperto ma comunque azzurro su Greccio: per la prima volta nella storia, il borgo che nel 1223 regalò al mondo l’immagine sacra della Natività, ha ospitato una classica del ciclismo italiano e internazionale: la Tirreno-Adriatico, quarta tappa che dal cuore dell’Appennino si tufferà nel mare, Adriatico. Nell’anno dell’ottocentenario del Presepe di Greccio si corre sotto al Santuario caro a San Francesco. Si è presentato con la maglia azzurra, Filippo Ganna che, protagonista della crono iniziale, non ha più svestito i panni del leader della corsa, nonostante i successi di Jakobsen e Philipsen in quelle successive.
Greccio, la città di Rieti e la Salaria, prima con Antrodoco e poi col solito bacio a cui le corse ciclistiche ci hanno abituato negli ultimi anni, quello ad Amatrice e Accumoli, salutate dalle squadre dalla Via del Sale. Una novantina di km nel Reatino, poi le Marche, l’Abruzzo e la vista sull’Adriatico a Tortoreto. La quarta tappa ha questo emozionante aspetto, con la città che pur impegnata a lavoro, non si perde il passaggio dell’onda blu tra due mari e per un solo re.
A Piazza Roma sfilano gli appassionati, i bambini delle scuole di Greccio, le autorità col sindaco Emiliano Fabi in cima: “Un orgoglio ospitare questa manifestazione in un anno così importante, un volano straordinario per il nostro territorio”. Anche i frati del Santuario hanno partecipato all'evento in piazza, in particolare il Guardiano fr. Domenico Lassandro non si è mostrato timido davanti all'incalzare dei giornalisti. E così i reatini si godono lo spot sul territorio grazie alla Tirreno-Adriatico. Ricordando gli arrivi sotto la neve a Terminillo di Nairo Quintana e aspettando il Giro (quest’anno sarà a Terni, la zona più vicina a Rieti). Aspettando ancora il ciclismo. Aspettando di correre coi sogni e la promozione di un territorio che offre meraviglie da ogni punto di vista.
(Fonti: Rieti Life, Frontiera Rieti)
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